
“Sicuramente un bel film!”
Titolo: Inferno
Titolo Originale: Inferno
Autore: Dan Brown
Traduzione: Nicola Lamberti, Annamaria Raffo, Roberta Scarabelli
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 522
Prezzo: 25€ (hardcover) – 9,99€ (eBook)
Data Pubblicazione: 14 maggio 2013
Trama:
Nei suoi bestseller internazionali – Il Codice da Vinci, Angeli e demoni e Il simbolo perduto -, Dan Brown ha mescolato in modo magistrale storia, arte, codici e simboli. In questo nuovo e avvincente thriller, ritorna ai temi che gli sono più congeniali per dare vita al suo romanzo più esaltante. Robert Langdon, il professore di simbologia di Harvard, è il protagonista di un’avventura che si svolge in Italia, incentrata su uno dei capolavori più complessi e abissali della letteratura di ogni tempo: l'”Inferno” di Dante. Langdon combatte contro un terribile avversario e affronta un misterioso enigma che lo proietta in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Addentrandosi nelle oscure pieghe del poema dantesco, Langdon si lancia alla ricerca di risposte e deve decidere di chi fidarsi… prima che il mondo cambi irrimediabilmente.
VOTO 3/5
RECENSIONE
Ad una persona come me, che ama il rinascimento fiorentino, questo libro dovrebbe essere da 5/5 solo sulla fiducia invece non è proprio così. Il libro, come tutti quelli di Dan Brown, è pieno di descrizione sulle bellezze artistiche di Firenze e non solo e questo aiuta il lettore. La scelta di Dante Alighieri può sembrare scontata invece io la trovo coraggiosa e ambiziosa. Quello che però ti fa riflettere non è la storia di Dante ma il motivo che ha fatto scatenare la caccia al “luogo” attraverso dei simboli lasciati da chi non c’è più. (Tra l’altro Roberto Benigni che conosce Dante a menadito avrebbe scoperto il luogo misterioso nel giro di poche ore). La crescita esponenziale della popolazione è un tema che davvero fa riflettere e che ognuno, come ha detto Dan Brown all’incontro a Firenze per “La Repubblica delle Idee 2013”, interpreta come vuole. Il nemico con il fine nobile è un altro punto interessante della storia. Perchè ho dato 3 e non 4 o addirittura 5? Perchè manca un vero “colpo di scena” con la “c” maiuscola come solo Dan Brown è riuscito a fare attraverso il Camerlengo in “Angeli e Demoni“. La “non fine” non mi dispiace, ma solo perchè c’è un argomento adatto a tale scopo.
SPOILER: Alla fine le due donne protagoniste diventano quasi “migliori amiche” e questo sarebbe stato perfetto per una fiaba, ma non per un romanzo thriller. Ferris, uno dei personaggi dove si poteva “spingere” di più, ad un certo punto sparisce dalla scena. Firenze, Venezia e addirittura Instabul; città stupende e scenari magnifici per le riprese di un film ma forse era meglio concentrarsi su un unico luogo per non distogliere l’attenzione al lettore con viaggi inutili da una parte all’altra del mondo.
Socializziamo