Al 39esimo giorno di “prigionia” ho deciso di uscire. Mi servivano più cose in diversi negozi ed ho deciso di avventurarmi più lontano rispetto alla mia abitazione. Guanti e mascherina e si parte. Quanto è stato bello camminare sotto gli alberi di Corso Sempione come una giornata qualunque di primavera! Ammetto di aver fatto il giro un po’ largo rispetto a quello che potevo fare ma io sono 40 giorni che vado solo sotto casa e me la sono guadagnata un giro un pochino più lungo, no?

Ho appena guardato il bollettino con i numeri, a me pare che stiamo andando bene. Nonostante oggi sia “venerdì 17” mi pare che i numeri non siamo per niente contro l’umanità ma tutt’altro. Parlavo prima con un mio amico e si diceva di come sarà strana l’estate che sta per arrivare. Tutte le nostre abitudini andranno in frantumi e ci saranno tanti cambiamenti, faremo tante code e soprattutto mascherine e guanti faranno parte di noi e del nostro abbigliamento quotidiano.

Vi saluto con una foto scattata oggi della terza torre ormai ultimata del quartiere di Milano City Life:

Siete pronti per il post deejay?

Un pò di buona e sana musica che ci tiene compagnia. Iniziamo con brano che in realtà rappresenta tutta la colonna sonora di questo film epico che tutti e dico tutti noi abbiamo guardato almeno una volta nella vita:

Grease! Chi di voi lo conosce quasi a memoria? Ho scelto questo video perchè è uno dei momenti del film che mi piace di più.

Cambiamo genere e passiamo al rock…una ballata che, anche questa, conoscono in molti:

I Metallica che ho iniziato ad ascoltare quando andavo alle superiori perchè il tipo che mi piaceva li ascoltava a manetta. Soprattuto questo brano. E si suonava pure con la chitarra quando si stava insieme con gli amici. Quanti bei pomeriggi spensierati che abbiamo passato in gioventù. Mi ricordi che c’erano periodi dove l’unico problema era se durante il giorno il tipo che mi piaceva mi aveva guardato 5 o 6 volte. Eppure per noi erano seri problemi. A ripensarci adesso mi viene da sorridere.

io c’ero!ero proprio a Londra a questo concerto questo 27 giugno. Era il mio primo concerto di Paul. Ero da sola ma in mezzo a centinaia, anzi migliaia di persone. Quando è partito questo brano, i fuochi d’artificio non potete immaginare l’emozione immensa che ho potuto provare. Per fortuna nella mia vita ho visto tantissimi concerti sia in Italia che all’estero sia in compagni che da sola. Beh questo concerto è stato particolare. Vi dico solo che quando sono rientrata in hotel ero una persona diversa, più ricca dentro di emozioni nuove.

Trentasei giorni e per me anche di più di reclusione. Questa mattina però sono andata a prelevare in una banca qui vicino e voluto provare la sensazione di prepararmi come si deve, ero anche vestita più carina del normale. E’ stata una bella sensazione devo essere onesta. Anche se la frenesia e la fretta non mi mancano per niente. Tornare alla normalità sarà un’altra bella botta che dovremo subire. Da un giorno all’altro (speriamo presto) riceveremo un altro trauma. Il mondo cambierà nuovamente colore e forma. Dovremo essere bravi a non farlo tornare proprio come prima ma a vivere una vita nuova fatta di più consapevolezza di noi stessi, dei nostri pregi e dei nostri difetti, ma soprattutto a goderci di più le piccole cose e il presente. Non pensate anche voi che vivere senza poter programmare tanto in la ci dia più serenità? Noi sappiamo che estate passeremo? Naturalmente no! Potremo andare in vacanza? potremo andare al mare? Boh! Dovremo vivere alla giornata, anzi stiamo vivendo alla giornata. Questo è un utile insegnamento che tutto ciò è fattibile e che ci fa assaporare meglio il presente. Io sono un tipo che programma qualsiasi cosa. Se fosse per me comprerei i biglietti del treno per tornare a casa per un anno intero. Risparmierei sicuramente a livello economico ma grazie a questa esperienza ho capito che bisogna anche vivere il presente e che non è sempre possibile organizzarsi così nel lungo termine. Lo stesso vale con le relazioni e le amicizie. Quanti di voi in questi giorni si sono resi conto che ci sono amici che consideravate tali che in questa emergenza si sono dimostrati freddi o insensibili? Io ne ho una marea. Ma preferisco dedicare le mie energie a chi invece mi ha stupito in positivo. Persone che non sento frequentemente che, sapendo che sono sola a 300 km distanti dai miei cari, mi hanno dedicato qualche minuto per un messaggio anche semplice “Tutto bene da quelle parti?”. E’ bellissimo! L’affetto degli altri, anche se solo virtuale, in questo momento, è quello che ci salva. Io penso poveri a tutti quegli anziani che sono soli e che non hanno dimestichezza con la tecnologia e che veramente si sentono tanto soli. Noi qui nel nostro palazzo ne abbiamo e mi fanno tanta tenerezza. Con alcuni di loro, soprattutto i miei vicini che hanno più confidenza, si avvicinano per far fare loro due chiacchiere. Ma è veramente triste. Le persone di una certa età sono quelli che più stanno subendo questa situazione in tutti i sensi. E noi “giovani” dobbiamo continuare a seguire le regole che ci vengono imposte sopratutto per i nostri cari anziani.

Pasquetta con chi vuoi…di solito…nella normalità. Nel 2020 Pasquetta in solitudine. Io mi auguro che con questi 2 giorni di clausura della maggior parte di noi (ho visto foto di strade vuote), si vedano i risultati in settimana. Soprattutto qui in Lombardia la situazione deve iniziare a migliorare zio cantante. Vedere sempre i soliti numeri dei deceduti butta giù di morale. Ma qualcuno di voi sa dirmi quanti sono le persone decedute in Italia giornaliere in media durante il mese di Aprile nel 2018 o 2019? Non riesco a trovare questo dato da nessuna parte. Il prof. Burioni però è abbastanza positivo e questo mi fa piacere. Lui era uno di quelli, in tempi non sospetti, che diceva di stare attenti a questo virus.

Giornata di foto e vi saluto con un bella foto di Stella la gatta dei vicini

Oggi è Pasqua. Per me non è cambiato molto dalle ultime Pasqua passate a Milano. Ma per tanti credo che sia stato tosto passare una Pasqua senza i propri cari e senza le proprie tradizioni. E noi in Italia siamo pieni di tradizioni. Di belle e sane tradizioni culinarie e non solo. Io avendo vissuto in varie posti, anche all’estero, non ho mai avuto a cuore delle tradizioni vere e proprie, sopratutto in questo periodo. Poi ho una famiglia mista tra siciliani e livornesi che non hanno grandi tradizioni radicati. Da qualche anno a questa parte è arrivata nella mia famiglia un po’ di napoletanità e mi sono accorta di quello che significano queste tradizioni. Non è male viverle. Vedere gente che per forza a Natale deve magiare certe cose o anche a Pasqua. Sono cose che fanno star bene e che non danno fastidio agli altri. In parte a me un po’ di fastidio lo danno perchè non mangio pesce e neanche adoro l’odore pertanto a Natale, che la cena della vigilia è tutta a base di pesce, io faccio molta fatica ad arrivare a fine cena. Però mi gusto le facce soddisfatte di chi invece è soddisfatto della cena che sta mangiando. Anche i miei vicini sardi oggi so che hanno mangiato l’agnello, anche se erano da soli. E’ normale per loro mangiare certe pietanze in certe giornate particolari e fanno bene a preparare ciò che desiderano. Io per esempio oggi per farmi del bene ho mangiato solo una fettina di carne con insalta. Ma l’insalata però era molto ricca: songino, pomodorini, noci, grana, olio e aceto balsamico. Piatto ricco mi ci ficco, no? ahahah

Ancora Buona Pasqua a tutti e che l’anno prossimo tutti noi possiamo passarlo in assoluta libertà di fare ciò che vogliamo.

Oggi giornata di sole splendete a Milano ma anche giornata di tante sirene ascoltate durante la giornata. Io spero sia solo per l’apertura del nuovo reparto alla ex Fiera che è qua vicino e non perchè, veramente, stanno aumentando i casi a Milano. Sarebbe molto triste se davvero tutte le persone che ci sono in giro…e anche oggi dalla finestra ne ho vista parecchia, rovinassero tutta la prigionia svolta finora. Sicuramente avranno tutti i validi motivi per uscire, per preparare un bel banchetto di Pasqua ma forse tanta gente non si rende conto che quest’anno la Pasqua non è una festività Sarà un giorno normale come tanti. Per me non cambia molto. Io sono abituata a passare la Pasqua da sola. E’ un periodo lavorativo che non riesco a tornare a casa e soprattutto non ho voglia di beccarmi il casino di chi si sposta. E’ vero io, in parte, sono un po’ fortunata perchè ho un mega balcone condominiale proprio davanti a casa mia e nelle giornate come queste mi metto a prendere il sole:

Tornerò a Livorno che non mi riconosceranno più..sarò abbronzata, dimagrita e piena di voglia di sorridere a tutti 🙂

Naturalmente non è sempre rose e fiori. Ci sono tanti momenti che vorrei solo dormire e svegliarmi quando sarà tutto finito. Adesso che abbiamo la certezza che manca ancora un mese la testa può fare brutti scherzi. Oggi mi sono sforzata non immaginate quanto per uscire di casa. Io avrei voluto dormire e basta. E come ho già scritto, questo non va bene. Qualcosa, durante la giornata, che ci dia un minimo di soddisfazione dobbiamo farlo.

Ha appena parlato il Presidente Conte. Ha detto che si va avanti così fino al 3 maggio salvo qualche piccolo cambiamento. Immaginavo ed l’avevo già messo in preventivo. Non sarà semplice. Sono più di 3 settimane. CI saranno persone che non prenderanno molto bene questo prolungamento. Capisco ed è normale ma non abbiamo molta altra alternativa. Io consiglio di affrontare giorno per giorno. Di darsi degli obbiettivi. Abbiamo la tecnologia che ci può davvero essere di supporto. Corsi di inglese, serie tv da guardare tutte di fila, imparare a cucinare ecc… Adesso che stanno per riaprire le cartolerie qualcuno può anche pensare di darsi al bricolage. Io non vedo l’ora di finire il libro che sto leggendo “Il processo” di Kafka per poter leggere altri libri. Ho il nuovo libro di Zafon che mi aspetta. Carlos Ruiz Zafon è uno dei miei scrittori preferiti. Ma il libro di Kafka che ho lasciato e ripreso un sacco di volte, non riesco proprio a finirlo. Sono al 70% e non ci ho ancora capito niente! Ahahah lo sto leggendo con molta attenzio, n’evvero? Ma voi invece volete un eBook da leggere tutto d’un fiato? Eccolo qui:

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Dai diciamo che un po’ di “pubblicità” ogni tanto ci vuole, no? 🙂